Ok stavo scrivendo l’articolo sul resoconto di gara del Southern Warriors, e invece ora devo lasciare tutto per fare la cosa che odio di più. Scrivere di me. Sembra che alla Community italiana di CrossFitters non interessasse altro che sapere chi ci fosse dietro a WodNews.it, quindi visto che il mio hosting non ha fatto in tempo ad oscurare la privacy della proprietà del sito, ormai mi sembrava inutile continuare a nascondere un segreto che segreto non era…e allora eccomi qui.
Sono Fabio Orlando, proprietario insieme al mio socio Marco Galiè della palestra Golden Dragon Gym al cui interno c’è il box CrossFit 753ac, a Roma…beh??? mah!! delusi?? mi dispiace…ve l’avevo detto che non sarebbe stato interessante….
ora svelato l’arcano, vorrei parlarvi di una cosa decisamente più interessante, non chi sono, ma cosa sono, o meglio cosa è e del perché è nato WodNews.it
WodNews.it nasce da una mia esigenza personale semplicissima, mi ero stancato di leggere articoli in inglese. Prima di essere proprietario di un box e consulente informatico, mi sento soprattutto un CrossFitter come voi, anzi peggio di molti di voi, forse quasi di tutti, però mi piace informarmi e leggere, quindi passavo giornate intere sulle decine di siti che parlano di CrossFit in inglese….tabatatimes, boxrox, theboxmag, wodtalk, boxlife, games.crossfit.com li conoscerete tutti meglio di me, e leggevo articoli su articoli e dentro di me dicevo….
“ma è possibile che non c’è qualcuno che faccia un cazzo di sito in italiano che parla di CrossFit, secondo me se qualcuno lo fa spacca”
leggere gli articoli in inglese va bene, ma alla lunga ti stanca, andiamo di fretta, siamo abituati a fruire dei contenuti web in un click, molti di voi già avranno smesso di leggere perché mi ormai l’utente medio legge le prime 5 righe di un articolo, al massimo arriva a 10…quindi il lettore occasionale è già tornato a scorrere il diario di Facebook dopo aver letto il mio nome…è così…è il web marketing…ora lo so perché ho dovuto studiarlo per fare questo sito…perchè poi alla fine visto che nessuno si decideva ho deciso di farlmelo da solo.
Mi sono rimboccato le maniche ho iniziato a studiare Web Marketing, ho selezionato i migliori articoli dei sopracitati siti, mi sono rivolto a una traduttrice professionista per farmeli tradurre, e nel giro di 8 mesi è nato WodNews.it. Il fatto è però che tradurre articoli va anche bene, ma poi se una cosa vuoi sentirla veramente tua e vuoi dare un tuo valore aggiunto devi scriverli da te, e quindi ho iniziato a scrivere miei articoli e spero di continuare a farlo.
e qui è nato il primo grandissimo problema: l’articolo devo firmarlo o no???? ci ho pensato molto sono stato indeciso per giorni, e alla fine almeno inizialmente avevo deciso di rimanere anonimo…per questi tre motivi…
PRIMO: PER CARATTERE
chi mi conosce sa che sono un orso, non mi piace apparire, non mi piace parlare di me, non mi piace che gli altri parlino di me, non mi piace parlare con gli altri….anzi che cazzo volete ancora qui?!?!!? dai scherzo…(ma neanche tanto :-))
SECONDO: PER ETICA PROFESSIONALE
quando faccio una cosa cerco di farla sempre nel modo più professionale possibile anche se è solo una cosa fatta per passione e non il mio lavoro, per me deve essere fatta con standard qualitativi alti, ora fa un po ridere parlare di etica professionale perché non sono un giornalista che parla di politica monetaria internazionale, ma al massimo un tizio che scrive sul suo sito che parla di CrossFit, però dal momento che lo faccio cerco di farlo nel miglior modo possibile, e soprattutto nel modo più imparziale.
Vi faccio un esempio concreto, stavo scrivendo l’articolo sul Southern Warriors, dovevo parlare tra gli altri di Denny Tazza, ora se io fossi rimasto anonimo avrei potuto parlare liberamente di Denny come qualsiasi altro partecipante, adesso se ne parlo bene i lettori potrebbero pensare che ne parlo bene perché è il mio Coach, se ne parlo male poi domani quando entro al box me lo trovo che mi guarda in cagnesco, e non è proprio piccolo…
Quindi per sentirmi libero di parlare di tutti senza condizionamenti avevo deciso di non dirlo a nessuno, neanche giù al box i ragazzi sapevano che c’ero io dietro questo sito. Però a questo punto, sapete cosa vi dico, che io continuo a scrivere liberamente senza preoccuparmi di queste dinamiche, poi se parlerò bene di Denny Tazza spero che se lo sia meritato, se ne parlerò male spero di riuscirlo a spronare a fare meglio la prossima volta, e cercherò di sopportare la sua faccia imbronciata….poi sarete voi lettori a giudicare se vi piacciono o meno gli articoli, se li riterrete faziosi o meno, tanto alla fine potrete sempre chiudere il browser…vox populi vox dei…un sito che parla di notizie senza nessuno che lo legge è destinato a morire…o a diventare ridicolo che forse è anche peggio…
TERZO: PER NECESSITA’
questo è l’argomento più spinoso da affrontare e scontenterò sicuramente qualcuno e genererò qualche polemica, ma ormai siamo in ballo balliamo…frequento il mondo italiano del CrossFit da ormai 3 anni e lo pratico da 4, come vi ho detto non faccio molta Community, per il mio carattere principalmente….ora senza voler entrare nel merito delle questioni, io non parlo molto ma ascolto e guardo, e in 4 anni nel mondo del CrossFit ho visto cose che voi umani….ma tanto è inutile che ve lo dico, probabilmente le avete viste e sentite anche voi, anzi sicuramente ne avete sentite più di me che alla fine mi faccio i cazzi miei…all’apparenza si parla tanto di questa Community, tutti amici tutti fratelli “dai bro facciamo un selfie” poi spesso le coltellate alle spalle volano come i bilancieri lanciati da Khalipa.
Molto spesso gli interessi economici e le lotte di potere, prevalgono sullo spirito di fratellanza, e alla fine, tante tante volte ho visto le cose funzionare o meno NON in base a COME venissero fatte, MA in base CHI le faceva. Se le faceva tizio funzionavano, se le faceva caio poteva sbattersi quanto voleva ma funzionavano molto meno….ecco non sono mai entrato in queste dinamiche, ho sempre cercato di rimanere al di fuori di queste polemiche, penso a fare il mio lavoro e rispetto il lavoro di tutti, ma non volevo neanche essere vittima di questo sistema.
ora qualcuno potrebbe fingersi scandalizzato da quello che ho detto, qualche benpensante mi potrebbe dire che parlo così perché non frequento la community che in realtà sono stati fatti passi da gigante e che ora siamo tutti fratelli in CrossFit…ora io sarò sincero, qualcosa ho visto, ho visto molti miglioramenti, ho visto in tre anni passare da fare una gara al box di Parma sull’asfalto (reebok 4 emilia) a organizzare un evento di livello europeo come ITD 2014 o l’ultimo Southern Warriors 2015, solo per citare i casi più eclatanti, quindi sicuramente qualcosa è stato fatto e stiamo migliorando molto come CrossFitter e come Community, ma c’è ancora tanto tanto da fare.
Sono migliorati tantissimo gli eventi principalmente perché probabilmente ci sono stati organizzatori seri che hanno saputo parlare con sponsorizzazioni altrettanto serie, ma questo perché sono aumentati gli interessi economici e mediatici nel mondo del CrossFit in generale, e di conseguenza gli sponsor sono disposti a investire di più e si possono organizzare gare di alto livello…poi certo parte del merito va anche alla famosa Community che ha deciso di collaborare maggiormente e di appianare le divergenze per il bene di questo sport, ma non venitemi a raccontare che adesso è tutto rose e fiori.
Quindi smentitemi, dimostratemi che mi sbagliavo a preoccuparmi di questo aspetto, continuate a leggere il mio sito anche ora che sapete chi sono, anzi vi dirò di più, aiutatemi, collaborate con me, scrivete articoli interessanti e fatemeli leggere, io ho fatto questo sito da solo, ci ho lavorato più di 8 mesi tra fase di studio, ideazione, cura dei contenuti, e implementazione, e l’ho consegnato alla Community Italiana che finalmente ora ha un sito informativo che parla di CrossFit, potrebbe piacervi o non piacervi, se vi piace bene, condividetelo e fatelo leggere ai vostri amici, se non vi piace dimostrate che avete veramente voglia di far migliorare la Community e fate qualcosa in prima persona anche voi come ho fatto io, invece di chiudere il browser, aprite la mailbox e scrivetemi la vostra idea per renderlo migliore.
Grande fabio…..anch’io avevo letto commenti su facebook che si chiedevano chi c’era dietro il sito ……ma la gente è veramente ……..te fregatene e continua cosi!!! Io sono uno dei coach di crossfit pistoia e devo dire che era l ora che qualcuno con una grande motivazione e per il bene che vogliamo a questa disciplina iniziasse a tradurre e a scrivere ottimi articoli come stai facendo te……..complimenti veri e sinceri e speriamo che qualcuno valido ed esperto ti possa aiutare per questo grandissimo progetto e missione!!!! Si dico missione perché fenomeni in giro ce ne sono tanti ma esperti e conoscitori del crossfit con la C maiuscola pochi aime!!!
, PS….abbiamo sete e fame articoli specifici su mobilità, stretching…..ecc ecc in bocca a lupo per tutto
Ben detto.. Soprattutto il punto numero tre
Ciao Fabio, secondo me hai fatto bene ad esporti in prima persona. Sapere che chi scrive non è un “anonimo” rende più interessante la lettura e il confronto.
Go!
Adry
Grande Fabio,
complimenti ben fatto.
Nel 2012, in tempi forse prematuri in Italia, ho fatto un tentativo anche io per realizzare una cosa che si avvicina ben poco a quanto da te fatto.
Mi sono accorto subito della complessità celata dietro la gestione di un sito del genere: ricercare nuovi contenuti e comunque sempre interessanti, trovare il tempo necessario da dedicargli, e altri dettagli tecnici.
Ancora complimenti, sarò felice di collaborare qualora ce ne fosse il bisogno.
A.B.
Ciao Fabio
io personalmente sono molto contenta della tua iniziativa di scrivere di crossfit.. appoggio il tuo lavoro e spero tu possa fare dei gran miglioramenti e dei passi avanti per rendere sempre più grande il tuo progetto. Comunque ammetto che io volessi sapere chi tu fossi non per polemica ma per un altro semplice motivo. Quando hai scritto il resoconto della gara S.W. Cat donne mi è dispiaciuto leggere alcuni punti forse un po “offensivi” ( non è l aggettivo giusto ma non mi viene in mente altro modo per descrivere la sensazione che ho provato leggendo) nei confronti di alcune delle partecipanti e in minor modo di me.
puoi immaginare quanti sacrifici sudore e fatica per cercare di migliorare le proprie skill e andare in campo gara e accorgersi che tutto il lavoro fatto non è ancora abbastanza.
Quanta frustrazione poi nel leggere che non si è neanche minimamente a livello delle migliori .
Dalla prima all ultima delle partecipanti sono state grandiose, ognuna di loro ha superato i propri limiti durante quei due giorni di gara; Chi aveva pura del mare e ha nuotato lo stesso. Queste sono anche le cose da scrivere. Comunque scusa se sono stata pesante spero di poter parlare con te e se ti posso dare una mano volentieri baci
Ciao Manila e grazie del tuo commento, sono un tuo fan! non sei stata affatto pesante, anzi capisco il tuo punto di vista, chiaramente non era mia intenzione offendere nessuno, so benissimo quanti sacrifici ci sono dietro ogni rep, ed è nello spirito del CrossFit che tu evochi e incarni quello di premiare la voglia di non mollare e il sacrificio anche quando si affrontano workout al di sopra delle nostre possibilità, è questo il CrossFit e lo amiamo tutti anche per questo motivo.
Aldilà di questo però poi quando finisce il WOD e si tirano le somme, è necessario fare un analisi critica, apprezzare quello che di buono c’è stato e cercare di capire quali sono stati i weakness point, sono sicuro che tu lo sai meglio di me, perché tu per prima se non ti fossi guardata allo specchio in maniera autocritica, e non avessi lavorato sulle tue debolezze, non saresti diventata l’Atleta che sei.
Dire bravi tutti è molto bello, ma va bene a mio avviso fino ad un certo livello, quando si esce dal box e si partecipa ad una gara, ci di espone al confronto con gli altri, e nello sport competitivo purtroppo oltre alla buona volontà contano i risultati, e quando i risultati delle prime tre/quattro atlete in gara sono così sbilanciati in confronto alle altre, io da osservatore che racconta un evento mi faccio delle domande e cerco di dargli delle risposte.
La mia non voleva essere una critica alle atlete più dietro in classifica, quanto una riflessione sul fatto che probabilmente a livello femminile il panorama CrossFit in italia non è ancora pronto a una gara di questo livello con la suddivisione in categorie, la colpa non è delle atlete che hanno partecipato, anzi va apprezzato il loro coraggio, ma penso sia solamente una problematica “numerica” più che tecnica.
Come ho già scritto nell’articolo i posti disponibili per le rx donne erano 60 e le atlete iscritte erano circa 40, in questo modo non è stato possibile effettuare quella necessaria “scrematura” che solitamente si fa con le qualifiche, quindi i livelli delle atlete in gara erano troppo sbilanciati.
Probabilmente la suddivisione ulteriore con 3 categorie master e 1 open ha fatto il resto e ha disgregato ancora di più le atlete di alto livello nelle varie categorie.
Non ti conosco di persona, ma ti ho vista spesso in gara, e ho visto l’agonismo e la determinazione che ti contraddistingue quando affronti una competizione, e sono sicuro che anche te saresti più contenta di misurarti con atlete di alto livello rischiando magari di arrivare decima, piuttosto che vincere in una categoria con atlete alle prime esperienze.
Spero di averti risposto in maniera completa! A presto e grazie ancora per il commento!