Sono immensamente orgoglioso di aver lavorato così a stretto contatto con lui, e imparato così tanto da lui e con lui. Ai miei occhi lui è l’atleta e lo studente perfetto, e spesso lo uso come punto di riferimento per tutti gli atleti con cui lavoro
In questo post voglio svelarvi cosa io considero il suo più grande punto di forza come atleta, che poi è la chiave per i suoi incredibili progressi.
In questo post voglio svelarvi cosa io considero il suo più grande punto di forza come atleta, che poi è la chiave per i suoi incredibili progressi.
Il focus
Ricordo chiaramente cosa mi colpì alla nostra prima sessione. Il suo FOCUS. Un livello di concentrazione così intenso sulle esercitazioni e un attenzione eccezionale ai dettagli tecnici. Potevo realmente percepire la forza della sua mente.
Björgvin si qualificò la prima volta per i CrossFit Games nel 2014, dopo essere arrivato 3° nel suo Regional (Europa, ora Meridian). Jonne Koski vinse con una prestazione dominante e Lukas Högberg fece il suo epico ritorno arrivando secondo dopo il problema con gli Handstand walk del 2013. E’ stato oro puro per me quando gli chiesero in un intervista immediatamente dopo un evento, quale fosse il suo piano per il resto della competizione, e lui rispose: “ho solo fottutamente bisogno di fare bene”
Jonne, arrivò 32esimo, ebbe una performance deludente ai Games, non al meglio per un problema al ginocchio e con le mani completamente aperte al primo giorno di gara. Alla fine Lukas arrivò davanti a Björgvin di pochi punti, arrivarono rispettivamente 23esimo e 26esimo. Tornando avanti al 2017 e analizzando i Meridian Regonal 2017, vediamo che Björgvin ha battuto con ampio margine Jonne e ha distrutto Lukas che per la prima volta dal 2013 non è riuscito a qualificarsi per i Games. Considerando che questi 3 atleti erano più o meno sullo stesso livello nel 2014, come possiamo spiegare la significativa differenza di livello dopo 3 anni?
Non credo che questo possa essere spiegato semplicemente da differenze genetiche o di talento tra i singoli atleti. Tutti e tre sono eccezionalmente dotati, e se dovessi scegliere il più dotato geneticamente questo probabilmente sarebbe Jonne. La chiave per me è la stessa che mi colpì la prima volta che incontrai Björgvin quasi 5 anni fa. E’ riuscito a gestire al meglio l’allenamento evitanto lesioni, infortuni seri, incidenti, overtraining e non ha permesso ai problemi personali di influenzare negativamente il suo allenamento, nonostante si sia allenato molto duramente. E’ questo quello che penso.
La dedizione
Parliamo di un atleta che si allena almeno due volte al giorno per 5-6 volte a settimana, che non ha mai dovuto saltare una settimana di allenamento per un infortunio. Che non è mai andato in overtraining e non ha mai dovuto fare un passo indietro sulla sua tabella di allenamento per qualche settimana. Un atleta chenon si è mai seriamente ammalato. Che non ha mai deciso di saltare un allenamento per rimanere sul divano. Che non ha mai permesso a fidanzate, amici, feste, matrimoni, funerali, maltempo, beltempo o qualsiasi altra cosa di distorglierlo dall’allenamento di cui aveva bisogno.
Ciò è dovuto alla sua totale e inesauribile dedizione nel suo viaggio per diventare il migliore al mondo. L’incredibile conoscenza di come il proprio corpo lavora. Questo e ciò di cui si ha bisogno per rendere al meglio in ogni singola sessione di allenamento, senza arrivare ad attraversare il confine dell’incoscienza.
Se si è sicuri di fare ogni giorno un passo nella giusta direzione e si aggiunge ogni giorno qualcosa, i risultati nel tempo saranno sorprendenti. Questo è un qualcosa che sanno tutti, ma può qualcuno di voi affermare realmente di averlo fatto giorno per giorno 5 anni interi? Conosci qualcuno che lo abbia fatto? Io ne conosco veramente pochissimi, ma tra questi il maestro è Björgvin, e questo spiega molte cose
Erik Lau Kelner
ecco il link al post originale comparso sul blog di Weightlifting101
http://www.weightlifting101.net/1-what-makes-bjorgvin-karl-gudmundsson-great/