Fall Series e le sue emozioni, raccontate da un punto di vista molto privilegiato. Gabriele Conego è stato lo speaker dell’evento insieme a Juba Damiani, ci ha raccontato la sua esperienza, e l’energia della gente di Fall Series
Gli atleti sono schierati, ai loro piedi un numero, di fronte a loro una struttura mastodontica, un rig che divide in 2 il campo gara.
Il loro sguardo è puntato in alto, sul timer parte il count down; un minuto dalla partenza.
Il tempo da l’impressione di essersi fermato, sul campo gara sembra di sentire il battito del cuore degli atleti accellerare…. Prendo il mio microfono , l’emozione negli occhi dei ragazzi e delle ragazze sul campo gara mi suggestiona a tal punto che un nodo mi stringe la gola, riesco a malapena a pronunciare “STAND BY” mancano 5 secondi all’inizio del loro workout.
Per molti anni l’intrattenimento è stata la mia professione , presentare show e serate di livello davanti a migliaia di persone è sempre stato un giochino divertente, ma nulla come commentare le Fall Series mi ha reso nervoso ed emozionato.
Rimanere 12 ore dentro al campo gara ti fa vivere questo evento a 360 gradi, dagli spalti lo spettacolo è pazzesco, ma stare li a contatto con tutti è qualcosa di veramente grande ve lo assicuro.
E quando dico tutti intendo davvero tutti; il campo gara è oltre gli atleti, un pool di persone che corrono a destra e sinistra per 2 giorni senza mai fermarsi, giudici ,crew della logistica, tavolo punteggi.
Purtroppo tutte queste cose non si possono vedere dagli spalti, o meglio si vedono ma davvero in piccola parte, oppure si notano molto quando qualcosa non funziona come dovrebbe in un evento, ma non è il caso di Fall series 2017.
Le squadre sono sempre perfettamente organizzate, si alternano si danno i cambi, ognuno sa esattamente cosa fare come farlo e quando.
Una delle cose che piu mi ha lasciato basito è stato il reset del campo gara nel wod 4, in cui l’organizzazione era pazzesca. Una persona era addetta a levare i dischi dalla slitta, per alleggerirla, un’altra la tirava fino sotto al rig, dove giungevano i dischi levati in precedenza, il tutto veniva ricaricato , la corda riportata sulla line e riposta esattamente tra i segni bianchi sopra le sand bag, e tutto ciò alla velocità della luce…….
Poi c’è lo spettacolo quello degli atleti, i loro sguardi sul floor raccontano il percorso di chi per mesi si è allenato duramente per tirare fuori e dare il meglio di se stesso, qualcuno cerca di tagliare la tensione con un sorriso o una battutina, un fiume di abbracci alla fine dei workout tra compagni di squadra, rivali e coi coach.
Si ci sono anche loro a bordo campo, urlano si agitano soffrono col loro atleta, guardano attenti ,sanno che un solo sguardo a un loro atleta ( o una bestemmmia) può fare guadagnare una ripetizione in piu ai loro ragazzi, e a volte un punto vuol dire tantissimo in termini di classifica……
Lo spettaccolo, i testa a testa ,le grandi volate ve le siete goduti dagli spalti non c’è bisogno che ve le racconti , per 12 ore avete sostenuto gli atleti, perche vivere fall series dal campo gara vuol dire anche ricevere l energia di tutto il pubblico, anzi l’energia della gente di Fall Series
Gabriele Conego