Intervista a Stefano Zucchiatti

Un altro dei grandi esclusi dalla gara Age Group che CrossFit HQ ha deciso di cancellare è Stefano Zucchiatti, che concludendo all'ottavo posto l'Age Group Qualifier della sua categoria aveva staccato il suo biglietto per Madison.

2261

Allora Stefano, presentati, dicci qualcosa su di te!

Ciao a tutti sono Stefano Zucchiatti ho 17 anni e sono uno studente con la passione per il CrossFit. La mia “casa” di allenamento è CrossFit Ardeatino, box situato a Roma.

Quanto tempo fa hai iniziato a fare CrossFit? E soprattutto, perché?

Ho iniziato ad allenarmi con il CrossFit nel 2015. Perché? Ho praticato Tennis per 5 anni ma era uno sport che non riusciva più a darmi soddisfazioni risultando ripetitivo e noioso; inoltre proprio quell’anno i Crossfit Games decisero l’inserimento della sezione Age Group, quale migliore occasione per iniziare a fare CrossFit?! Da quel giorno i CrossFit Games sono diventati la mia più grande ambizione.

Nonostante la tua giovane età, hai un grande numero di gare alle tue spalle, specie all’estero come i French Throwdown e la The Comp a Mallorca. Quale è stato il tuo più grande obiettivo però?

Si esatto, pur essendo abbastanza giovane ho messo alle mie spalle un po’ di esperienza per quel che concerne le competizioni nazionali ed internazionali. Ho raggiunto il podio alle Fall Series e all’Italian Showdown, mi sono qualificato al French Throwdown, gara internazionale di grande spessore e ho raggiunto il secondo posto (con non pochi rimpianti) ad un’altra delle gare internazionali più importanti dedicata solo alla categoria teen, la “The Comp”. Ognuna di queste competizioni ha contribuito ad una mia significativa crescita, soprattutto al livello mentale, facendo in modo che io mi avvicinassi sempre di più al mio obiettivo principe, la qualifica ai CrossFit Games.

E come ti sei gestito in questi mesi per raggiungere il tuo obiettivo? Ricordiamo a tutti che hai ottenuto un terzo posto negli Open e un ottavo posto negli Age Group Qualifier che ti avrebbe portato a Madison.

La mia routine giornaliera può sembrare monotona e ripetitiva dal momento che cerco di ripetere le stesse cose allo stesso modo, ma so che è la stessa routine a portarmi all’obiettivo. Prima del COVID-19 al mattino andavo a scuola e solo il pomeriggio riuscivo ad allenarmi facendo così una lunga sessione pomeridiana. Con il COVID-19 tutto è cambiato, mi sono sentito disorientato e all’improvviso la monotonia è scomparsa. Ho potuto permettermi di aumentare le mie sessioni giornaliere di allenamento potendo gestire meglio gli studi ed essendo costretto a rimanere in casa.
Per quanto riguarda la struttura dei miei allenamenti, inizia con una prima parte di sollevamento pesi per poi continuare o con un metcon oppure con dell’endurance e devo proprio dire che io e i miei coach abbiamo centrato l’obiettivo con questa tipologia di allenamento visti i risultati che alla fine ho ottenuto.

E poi il primo maggio la notizia che non avresti mai voluto sapere. La cancellazione della gara per gli Age Group. Come l’hai presa?

Che purtroppo i miei tanti agognati “sogni di gloria” non potevano concretizzarsi. Non penso sia necessario dire quanto possa essere stato frustrante ricevere una notizia del genere, soprattutto dopo aver fatto una preparazione che ti ha costretto a fare sacrifici per 4 anni. Ovviamente non comprendo a pieno la ragione di tale decisione però non si può fare niente a riguardo, l’unica cosa che si può fare è pensare al futuro e programmare altri obiettivi.

Poi qualche giorno fa, gli owner di Triple River CrossFit annunciano pubblicamente di voler organizzare una gara da loro per tutti quelli che, come te, si erano qualificati annunciando i “The Pit Fitness Ranch”. Sai dirci qualcosa a riguardo?

Come previsto l’eliminazione degli Age Group però non è stata accolta bene da tutta la community. Come dicevi “Triple River Crossfit ” ha avuto la brillante e lungimirante idea di organizzare una finale stile CrossFit Games a “The Pit Fitness Ranch”, in una località nello stato americano del Michigan nei giorni compresi tra il 3 ed il 6 settembre 2020. Dire che la frustrazione accumulata per la brutta notizia della mancata partecipazione alla finale dei Games sia svanita sarebbe una bugia, ma la possibilità di partecipare a questa competizione mi ha dato davvero un nuovo stimolo per riuscire così a capire qual’è il mio stato di fitness, confrontandomi con i migliori al mondo della mia categoria.

E adesso, quali saranno i tuoi obiettivi?

Come ho detto prima, non bisogna pensare a ciò che non si può controllare, bisogna andare avanti e pianificare nuovi obiettivi. Mi sembra corretto dire che se la “The Pit Fitness Ranch” andasse in porto sicuramente sarebbe quello il mio primo obiettivo e mi preparerei per arrivare al meglio a quella competizione. Ovviamente però i miei obiettivi sono molteplici e diluiti nel tempo, ma i CrossFit Games sono e saranno sempre il mio principale obiettivo.

Che consiglio vorresti dare a chiunque si approccia o si è approcciato di recente al mondo del CrossFit?

Un consiglio che posso dare alle persone che si approcciano al CrossFit è di provare ciò di cui si parla. Spesso si creano stereotipi attorno al nostro sport, che limitano le persone a praticarlo. Se posso permettermi di dare un consiglio, è di non prendere in considerazione gli atleti che fanno questo per lavoro, perché fanno parte di tutto un altro mondo, e coloro che iniziano dovrebbero semplicemente divertirsi e godersi il loro allenamento con i loro amici, perché è questa la vera essenza del CrossFit.