Lo scorso marzo, in occasione della presentazione del WOD 16.3 degli Open presso Reebok Crossfit Officine, ebbi l’onore e il privilegio di intervistare Dave Castro, il direttore dei CrossFit Games. E’ stata un esperienza esaltate ed ero impaziente di pubblicare l’intervista, ma poi dopo averla ascoltata attentamente al mio ritorno a Roma, mi resi conto che il momento migliore per pubblicarla sarebbe stato a ridosso dei CrossFit Games, inoltre ho pensato che come per tutte le cose belle, l’attesa l’avrebbe resa ancora più bella. Me la sono quindi conservata gelosamente pregustando per mesi il momento in cui l’avrei pubblicata…bene, per vostra fortuna il momento è arrivato, stanotte cominceranno i Games ed è giunto per tutti voi il momento di leggere questa fantastica intervista
Siamo passati da una gara con 70 persone nel tuo Ranch di famiglia a una competizione che coinvolge in tutto il mondo oltre 300000 persone, quale è il segreto di questo successo?
Il segreto è molto semplice. Non sono i Games, non è Reebok, non è Rich Froning. E’ che la metodologia ed il programma Crossfit funzionano, ed alla base c’è un programma che da risultati e cambia la vita delle persone. E se non fosse stato così i Games non sarebbero passati da 70 in un ranch a più di 300 mila. Se il programma fosse stato “vuoto” e non avesse dato risultati, non avrebbe mai portato alla relazione con Reebok o portato persone come Rich Froning a diventare una star.
Il segreto del successo è che il programma funziona e funziona bene
Come scegli di anno in anno i nuovi “giocattoli” della Rogue, e quale è il tuo preferito?
Molta dell’attrezzatura viene creata insieme a Rogue; Ho un’idea, mando una bozza a Bill.. Altre volte lui ha un’idea e la manda a me, ne discutiamo , siamo molto collaborativi. Alcune cose vengono create, altre me le mostra e decidiamo di usarle.
Ogni anno diventa piu’ difficile in quanto ci sono meno cose nuove da tirar fuori. Ma è importante non tirare fuori cose a caso, è fondamentale un equilibrio tra l’avere nuove sfide e rimanere ancorati all’essenza del crossfit. Ma se guardate al programma dei Games complessivamente, vi accorgerete che ci sono 2 o 3 novità ogni anno, ma tutto il resto è puro e solido CrossFit
Come spiegheresti alle persone la differenza del CrossFit competitivo e il CrossFit come attività per avere una vita più salutare e più in forma?
In realtà sono molto simili, eccetto che i competitors hanno piu’ cose su cui lavorare in quanto hanno obiettivi piu’ grandi. Nelle classi di crossfit programmiamo WOD che possono fare sia gli agonisti che i non agonisti, la differenza sta nel sapere scalare le skill e le ripetizioni.
Un beginner usera’ meno peso e lo svolgera’ piu’ lentamente compatibilmente con la sua tecnica , mentre un atleta avanzato usera’ maggior peso, sara’ piu’ veloce e darà più intensità. Per un beginner il WOD della classe sara’ il suo lavoro della giornata e non avranno bisogno di altro, mentre un competitor dovra’ lavorare anche sulle proprie debolezze e migliorare tutte quelle aree in cui ha lacune.
Con l’introduzione della categoria Scaled, la fase Open dei Games è diventata accessibile a tutti. Come possiamo convincere i CrossFitter di tutti i box del mondo a partecipare agli Open anche se non si hanno reali ambizioni di qualificazione alla fase successiva?
Certo, con la categoria Scaled gli Open sono diventati accessibili a tutti, probabilmente non c’è nulla di simile al mondo. Certo, forse puoi correre la stessa maratona che corrono anche i migliori maratoneti al mondo, ma sicuramente non puoi fare questa cosa da casa tua per 5 settimane di seguito. Gli Open sono un evento unico nel suo genere.
Dopo l’ultima riorganizzazione dei Regionals, l’Europa è stata unita all’africa nei Meridian Regionals. Ma specialmente in Europa il CrossFit sta avendo una crescita esponenziale, di conseguenza sono cresciuti come livello e come numero molti Top competitori. Pensi che sarà possibile in futuro avere uno o più Regionals solo per l’Europa?
Si, credo di si. Non ora, ma il prossimo anno, credo che nel futuro avremo nuove versioni dei Regionals. Potrebbe essere nuovamente solo l’ Europa, senza l’ Africa …piccoli cambiamenti. Se c’e’ una cosa che posso dire sul format e’ che ci saranno dei cambiamenti, una crescita …ed i cambiamenti fanno bene..la crescita fa bene ed è necessaria, siamo uno sport giovane. Potrei dire che questo formato è solido e non ha bisogno di cambiamenti, ma questo significherebbe che non siamo in grado di crescere o di accettare i cambiamenti. Ma noi non siamo fatti così, non è così che siamo arrivati dove siamo oggi. Probabilmente negli ultimi 10 anni il format è cambiato 4/5 volte.
Durante questi anni stiamo assistendo alla nascita di molte competizioni ufficiali durante il periodo di Off-Season dai Games, Team Series, Liftoff, Invitational…nel futuro assisteremo alla nascita di altre di queste competizioni ufficiali?
Credo che per ora vada bene cosi’, non vogliamo avere troppe cose , non vogliamo saturare la community di competizioni. Abbiamo la stagione dei Games che inizia con gli Open e finisce con i Games, questo è l’obiettivo principale, ma poi per gli atleti a cui piace competere abbiamo nell’off-season competizioni minori. Forse ce ne saranno delle altre, ma ancora non so.