La terza edizione del Piemonte Challenge cambia nome in del Battle of the Alps, cambia location e introduce le qualifiche On Line, ascoltiamo tutte le novità dall’organizzatore Paolo Garizio!
Ciao Paolo presenta te e il tuo staff ai lettori di Wodnews
Ciao, sono Paolo Garizio, Head Coach e Box Owner di CrossFit Biella. Insieme ad Ivan Greppi (Head Coach Innovaction -Torino-) siamo gli ideatori ed organizzatori del “Battle Of The Apls -Piemonte Challenge-2016”.
Pratichiamo CrossFit e Functional Training dal 2009 e da 6 anni, ci occupiamo di organizzare eventi e gare per CrossFitter in Italia. Molti tra i Big del CrossFit Italiano hanno gareggiato almeno una volta in una nostra competizione ed è sempre un piacere quando si va a qualche evento, incontrare tanti vecchi amici.
In questa edizione allargata e potenziata del Piemonte Challenge, oggi Battle Of The Alps, abbiamo inserito altri ragazzi che ci daranno grande aiuto in tutti gli aspetti organizzativi. In primis tutto lo staff del direttivo di CrossFit Biella (Paolo Russo, Rosalba Raco, Melitea Vigna Suria, Davide Zurzolo) e gli amici Umberto Pareschi (super computer umano alle prese con la parte digitale delle iscrizioni e wodcast) e Simone Catalfamo (capo cuoco de “I Balordi del BBQ”).
Quando nasce l’idea di questa gara?
Il “Battle Of The Apls -Piemonte Challenge- 2016” è alla sua terza edizione.
L’idea iniziale era nata nel 2014 per creare community tra i box piemontesi, dando una struttura ben precisa alle prove di gara (1 wod di forza con coefficiente di Wilks, 1 di ginnastica/skills ed 1 ibrido) e fornendo un team arbitrale formato appositamente.
Il primo anno fu organizzato esclusivamente per i box CrossFit piemontesi e strutturato come un campionato con più tappe di qualifiche ed un giorno di finale.
Lo scorso anno abbiamo deciso di fare un solo giorno ed estendere l’iscrizione anche al di fuori del Piemonte. Abbiamo modificato la struttura dei wod per essere maggiormente esaustivi con una sola giornata ed in 10 giorni abbiamo fatto 170 iscrizioni, lasciando fuori molti box amici a causa della deadline sul numero dei partecipanti che la logistica ci imponeva.
Da qui l’idea di organizzare qualcosa di più esteso, il “Battle of the Alps-Piemonte Challenge- 2016”.
Perchè il nome Battle Of The Alps?
Vogliamo essere il riferimento per il nord-ovest e ci rifacciamo alle nostre alpi, che saranno di cornice alla nostra location, essendo il Biellese una terra circondata dalle prealpi.
Inoltre, la storia con il riferimento alla battaglia di Annibale, combattute nei nostri luoghi ci ispirerà nella stesura dei wod, che avranno un qualcosa di evocativo.
Non per nulla la locandina, che è stata curata da Simone Garizio, fumettista professionista che lavora per Bonelli editore, ritrae scene di battaglia.
Forza, resitenza e destrezza erano le caratteristiche del guerriero di allora e saranno quelle che andremo a testare nei CrossFitters moderni.
Quali le caratteristiche principali?
L’evento sarà su due giorni, anziché sulla singola giornata, per dare più spazio sia ai principianti, sia agli atleti più esperti e, per la prima volta alle nostre gare, la categoria Teen.
Ormai i teenager partecipano sempre più numerosi alle classi CrossFit quindi abbiamo pensato fosse il momento di dedicare loro una categoria apposta.
Il primo giorno sarà esclusivamente per la categoria Experience e Teen senza qualifica online, il secondo giorno per categorie RX, Master e Scaled.
Una caratteristica importate quest’anno saranno i qualifier online per l’accesso alla finale dal vivo del 6 Novembre. Avremo 2 wod ben strutturati per esaltare la completezza e la trasversalità della preparazione.
La gara si terrà al palazzetto di Lessona, piccola cittadina collinare del Biellese, con tanto di tribuna e 300 posti a sedere. L’organizzazione sarà quella tipica dei grandi eventi internazionali, con un bel team arbitrale, servizi fotografici, musica a palla, Wodcast per le classifiche e attrezzatura di prim’ordine, con un bel Titan Rig della Bear Fitness, anelli, bilancieri e quant’altro serva per dare vita ad una memorabile battagli di CrossFit.
Cos’è la categoria Experience? e cosa la differenzia dagli scaled o rx?
Si tratta di quellacategoria che altre gare chiamano “Open”, cioè dove gli atleti che vi si iscrivono praticano da pochi mesi, in genere meno di un anno, ed hanno la possibilità di mettersi alla prova e dare il meglio di loro stessi, ma con modalità di esercizi semplificata e carichi ridotti.
Inventammo questa categoria nel 2012, in occasione della finale dell’“Hardwork CrossFit Series 2012”, divenuto poi Fall Series nel 2013. In quell’occasione, sia io, che Ivan e Giorgio, notammo che vi era una bella fetta di atleti, che non avevano ancora i requisiti per entrare negli scaled, ma che avrebbero voluto vivere comunque l’”esperienza” della gara di CrossFit. Ed ecco che così nacque la categoria “Experience.
Le differenze rispetto alla Scaled e all’RX sono essenzialmente da ricercarsi nell’esiguo numero di skills richiesto e nell’utilizzo di carichi ben al di sotto di quelli delle altre categorie.
Cos’è cambiato da quando avete iniziato ad organizzare competizioni?
Mi viene da dire che sia cambiato tutto, tranne la voglia di confrontarsi e mettersi in gioco, che rimane la stessa di un tempo.
Ricordo con immagnini quasi in bianco e nero, quando si facevano le classifiche a mano e si conoscevano per nome tutti i partecipanti o quasi, dato che erano pochi, ma assidui.
Io ed Ivan ci sparavamo giornate a dir poco campali, in cui facevamo sia da organizzatori, che da giudici ed atleti e ci lasciavamo poco più di 5 minuti per scaldarci prima della nostra batteria. Inoltre, mentre un tempo si poteva organizzare una gara in un mese e presso un qualsiasi box di medie dimensioni (200-400mq), con spese quasi a zero, oggi, grazie all’esplosione del numero degli appassionati, bisogna per forza organizzarsi con 9-12 mesi di anticipo al fine di trovare location adatte, partner per l’attrezzatura, sito, piattaforma per iscrizioni e la creazione di un team affiatato.
Si è così passati da organizzare 5 gare all’anno di piccole-medie dimensioni ad un singolo grande evento annuale. In parte ciò è dovuto all’aumento degli appuntamenti agonistici italiani
ed esteri ed all’aumento vertiginoso dei costi organizzativi, per cui si rivela cruciale il focalizzare tutte le energie in un solo appuntamento.
A quali atleti si rivolge questa competizione?
Il Battle Of The Alps vuole essere una competizione ad ampio spettro, in cui possano trovare le giuste soddisfazioni sia gli atleti principianti (experience e teen), che gli scaled, i master e gli RX. Anche i Pro, ovvero coloro che si possono allenare da professionisti, troveranno pane per i loro denti.
Come avete stabilito gli standards?
Gli standard sono praticamente gli stessi che teniamo da 3 anni a questa parte. Per stabilirli ci siamo basati sull’osservazione dei carichi e delle skills necessari ad affrontare la maggior parte dei benchmark CrossFit, che sono comunque riscontrabrili in tutti i box. Per noi era ed è fondamentale che l’evento sia fruibile da molti atleti e li invogli sempre più a mettersi in gioco ed a partecipare ad eventi agonistici.
Tenere degli standard umani e non da super Pro è anche una scelta relativa al modello prestativo a cui si vuole far rifermento. Vogliamo che il discorso “carico” non sia la principale componente di difficoltà dei wod, come invece si è visto spesso negli ultimi anni e prevalga quello che è il modello originario del CrossFit, con una buona bilanciatura tra lavoro metabolico, skills di ginnastica e lavoro con sovraccarichi.
C’è quindi la volontà di attenersi, nella stesura dei wod e soprattutto nella finale ad alcuni dei dogmi principali del CrossFit, come il noto detto: “Be ready for the unexpected!”.
Cosa ne pensi del discorso relativo alla suddivisione Scaled ed RX?
E’ un discorso più che mai attuale, difficilmente risolvibile nel piccolo.
Succede ad ogni evento di vedere atleti pazzeschi fare la categoria Scaled, quando hanno magari dei PR superiori ad alcuni RX. La giustificazione di solito è quella che non hanno alcune skills. Ma chi può dire se sia vero o una semplice scusa per poter vincere a mani basse?
Per ovviare a questo priblema, all’nizio della progettazione del BOTA volevamo fare una categoria unica per gli atleti avanzati (Scaled ed RX) e dopo i qualifier passare i primi 40 come RX ed i restanti come SC. Questo sistema però avrebbe fatto sì che in realtà i primi 80 fossero praticamente tutti RX ed a quel punto sarebbe mancata la categoria intermedia tra gli Experience e gli RX. Abbiamo così deciso di mantenere la suddivisione dello scorso anno, confidando nel buonsenso degli atleti e dei coach nella scelta delle categorie.
Nella speranza che CrossFit HQ dia una struttura sportiva tipo federale, con tanto di ranking degli atleti e riconoscimento delle gare, da qualche parte ci si deve accollare il giusto compromesso.
Avete scelto di fare accesso libero alle categorie Experience e Teen, mentre avete messo le qualifiche on-line per RX, Scaled e Master. Come mai questa differenziazione?
Il motivo principale è stato quello di essere più facilmente raggiungibili dagli atleti inesperti ed avere invece un certo livello per le categorie avanzate. Inoltre, i costi per organizzare eventi di questo tipo sono ormai molto elevati. Fino a quando non ci saranno sponsor in grado di finanziarli per intero o quasi, le qualifiche on-line saranno una soluzione quasi d’obbligo, se si pensa di tenere le quote di iscrizione a tariffe accettabili.
Avete già molte adesioni dai box? Solo italiani o anche esteri?
Abbiamo già iscritti da oltre 50 box, compresi alcuni americani e tunisini e in pochissimi giorni abbiamo superato i 200 iscritti. Ora ci stiamo avvicinando a quota 500 e contiamo di oltrepassare questo numero. Sappiamo che molti atleti stanno aspettando settembre ed i wod di qualifica, prima di effettuare l’iscrizione on-line tramite wodcast.
Abbiamo preparato delle wild-card per gli atleti vincitori della scorsa edizione e per alcuni atleti importanti sul panorama Italiano.
Progetti per il futuro?
Ogni tanto penso che potrei fare anche a meno di impegnarmi così tanto. Ma quando arrivi alla fine delle giornate di gara ed hai visto tutto quell’entusiasmo e quello spirito agonistico, sai che ne è valsa la pena. E lo rifaresti altre cento volte.
Vogliamo che questo del Battle Of The Alps diventi una consuetudine nel calendario delle competizioni che contano nel CrossFit Italiano ed internazionale. Senz’altro replicheremo e con ulteriori novità ed arricchimenti.
Ringraziamo Paolo Garizio e tutto lo staff di Battle of the Alps, non resta quindi che darvi tutti i riferimenti.
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vi lasciamo con un video della passata edizione!