Con un’altezza di 186cm per un peso di 115 kg è difficile non notare l’Australiano Chad Mackay. Mackay è una figura facilmente identificabile sul campo di gara, ma non è solo la sua grande statura che attira l’attenzione, ormai è un veterano di questo sport a 33 anni, Mackay è considerato un fondamento della comunità CrossFit e il suo curriculum ne è la prova. E’ stato un finalista ai Games per tre volte (2010,2012, 2013), ed è stato membro della World Team che vinse il CrossFit Invitational nel 2013 battendo il Team USA. L’anno scorso Mackay si è dedicato al coaching portando due atleti Master ai Games ed è stato coach anche del Team Australia al CrossFit Invitational. E’ anche il head coach e co-proprietario di CrossFit Active un box Crossfit nella zona di Sydney in Australia. Inutile dire che Mackay è un uomo molto impegnato. Ma dietro le sue giornate frenetiche scopriamo un ragazzo semplice e con i piedi per terra che ama ciò che fa, che sia il surf, gare di crossifit o il coaching di una classe nella sua palestra. La sua passione per lo sport si riflette nel modo in cui tratta il suo corpo. Mackay è un fanatico della mobilità, come si può vedere dallo stretching che posta regolarmente sul suo Instagram (@mackay_chad). E quando si tratta della sua dieta, Mackay è inflessibile: fa solo un pasto libero – SOLAMENTE UNO – l’anno, ogni anno alla fine della stagione. Dopo un anno dedicato al Coaching Chad Mackay torna sul campo di gara come atleta, per cercare di arrivare sul campo di gara di Carson, CA alle finali dei Games per un ultima volta.
“Ho intenzione di dare tutto me stesso, o la va o la spacca”, dice Mackay. “Se poi non dovessi arrivare neanche ai Regionals non importa, perché so che sto lavorando duramente per migliorare come atleta. Il mio obiettivo principale è sempre stato quello di migliorare le mie abilità atletiche, aumentare la mia forza e la mia forma fisica, a prescindere dal riuscire ad arrivare alle finali dei CrossFit Games. Detto questo, aggiungo anche che spero di ritornare su quel campo di gara perché è un esperienza incredibile, niente da emozione come entrare in quello stadio con i tuoi amici e familiari li presenti per guardarti mentre fai ciò che ami”.
Mackay si è sempre dedicato allo sport giocando a una varietà di sport diversi, tra cui il baseball e il tennis, prima di scoprire la sua passione per il surf a 14 anni (Mackay fa ancora surf regolarmente), ha scoperto il weightlifting a 18 anni verso la fine del liceo e ciò l’ha portato a intraprendere una carriera nel settore del fitness come personal trainer, Mackay consegui una laurea in Educazione Fisica, ma durante il suo ultimo anno di Università realizzò che essere un insegnante di educazione fisica non gli piaceva. “Feci il mio ‘praticantato’ nel mio ultimo anno di università e non mi piacque per niente, alla fine non insegnai un solo giorno in una scuola. Ho sempre preferito stare con atleti e adulti che ascoltano quello che ho da dire. E’ difficile farsi sentire dai ragazzini del liceo. “
Fortunatamente, Mackay non dovette aspettare troppo a lungo per iniziare il prossimo capitolo della sua vita. Nel 2008, lo stesso anno in cui si laureò all’Università, il capo della palestra dove Mackay lavorava come personal trainer gli fece provare il suo primo workout di CrossFit.
“Luke Starr, che era il mio capo all’epoca, ma che ora è il mio socio in affari e co-proprietario di CrossFit Active, mi disse di fare 10′ AMRAP di “Cindy” [5 pull-ups , 10 push ups, 15 air squats] “, dice Mackay. “Penso di aver fatto circa 3 rounds – stavo facendo i pull-ups strict, squats senza scendere sotto il parallelo non sapevo cosa fosse il crossfit e non sapevo cosa stessi facendo – e comunque pensai tra me e me ‘questa roba è davvero fighissima”
Mackay era diventato un Crossfitter. Un anno dopo si iscrisse alla sua prima competizione, e arrivò ai Regionals Australiani del 2009. Dopo essersi qualificato 11 ° nella ai Regional, Starr (che si qualificò 10 ° nella stessa gara) aveva un’altra proposta per Mackay – quella di aprire un box CrossFit. Mackay accettò con entusiasmo l’idea e nel 2010 CrossFit Active a Waverton aprì le sue porte al pubblico.
I Regionals del 2009 diedero un assaggio delle competizioni ad alto livello di CrossFit a Mackay, e lui ne voleva di più. Dopo un anno di allenamento più “serio”, gareggiò nuovamente ai Regionals Australiani del 2010, questa volta finendo al 2 ° posto qualificandosi per i suoi primi CrossFit Games dove finì al 12° posto. L’anno successivo ebbe un infortunio all’inguine che gli impedì di partecipare ai Games, obbiettivo che invece centrò nel 2012 e 2013 piazzandosi rispettivamente al 9 ° e 11° posto. Nel 2013 Mackay fu selezionato per far parte del “Team World” al CrossFit Invitational di Berlino, un ricordo che dice “porterà sempre con se”. “E’ stato bello battere il Team Usa”, aggiunge Mackay.
Nel 2014 Mackay non riuscì a qualificarsi per i Games, ma ebbe comunque un anno molto impegnativo. Pur non partecipando personalmente ai Games, Mackay era presente al Stub Hub Center come Coach dei due Master che stava allenando – Lynne Fitzharris (che finì al 6° posto nella Master Division 45-49) e Lynne Knapman (che finì al 5 ° posto nella Masters Division 50-54). Nel novembre dello scorso anno Mackay tornò al CrossFit Invitational – ma questa volta come coach del Team Australia. ” è stata un’esperienza assolutamente incredibile. Il team ha fatto un ottimo lavoro, con atleti di quel calibro non c’era bisogno di molto coaching, l’unica cosa di cui avevano bisogno era qualcuno che dall’esterno su un obiettivo specifico un workout alla volta e assicurarmi che pensassero non individualmente ma come una squadra per il bene del paese che stavano rappresentando”. Ma Mackay come ha gestito questo passaggio da atleta a coach? “Quando ero a bordo del campo di gara smaniavo dalla voglia di mettermi le scarpe da lifting, penso di essere stato più nervoso come coach di quanto lo sono mai stato come atleta…quando sei un atleta hai il controllo di quello che stai facendo ma questa volta le cose non dipendevano da me, anche se sapevo che gli atleti avrebbero dato del loro meglio. Essere Coach per me è stata una sfida ma anche un privilegio e un onore allenare quel gruppo di grandi atleti “
Data la mancata qualificazione ai Games del 2014 alcuni potrebbero chiedersi se Mackay si dedicherà al coaching o vorrà tornare a competere in prima persona, o far parte di un Team, qualsiasi cosa decida di fare non c’è dubbio che Mackay sarà sempre una grande immagine nel mondo del CrossFit, in ogni senso della parola – e noi non ci sorprenderemo affatto di vederlo nuovamente gareggiare alle finali deiGames nel 2015.
D & R con Chad Mackay
L’Open è ormai alle porte, come pensi che saranno strutturati i workouts del 2015?
CM: Penso che quest’anno hanno intenzione di renderlo un po’ più dinamico inserendo più di un solo workout a settimana. sullo stile di quanto già visto alle Team Series dell’anno scorso. Quindi ad esempio ci potrebbe essere un workout che consiste nel trovare il vostro massimale di 5 rep front squat e poi dopo una breve pausa la seconda parte del workout potrebbe essere un AMRAP di 2′ chest to bar abbinato a un altro esercizio. In questo modo sarebbe uno spettacolo incredibile da vedere
Com’è lo status del CrossFit in Australia in questo momento?
CM: Mi ricordo quando abbiamo aperto il box nel 2010, penso che eravamo il settimo o ottavo affiliato in Sydney, ora ci sono quasi 70 affiliati solo a Sydney stessa. Quindi è richiesto. La gente qui vuole essere sana e in forma e vogliono vivere lo stile di vita del crossfit, penso che riflette il modo di vita australiano dell’allenarsi con pochi attrezzi magari anche all’aperto. E’cresciuto in maniera esponenziale da quando abbiamo iniziato e di conseguenza la qualità degli atleti si è alzata a tantissimo, è sempre più difficile arrivare ai Regionals, ora che ci sono solo 30 posti per accedere ai Regional significa che almeno altri 50 ottimi atleti che meriterebbero quel palcoscenico resteranno fuori, per fortuna sono diventati 5 i posti disponibili per le finali dei Games, il che ci dà un po’ più di respiro. Penso che indipendentemente da chi si qualificherà vedrete cinque atleti (sia gli uomini che le donne) di altissimo livello che potrebbero lasciare il segno ai Games di quest’anno.
Con tutte le responsabilità che hai devi essere un uomo molto impegnato. Com’è la giornata tipica per Chad Mackay?
CM: Ogni giorno è un po’ diverso, ma in genere dormo fino alle 7 circa, faccio colazione e vado al box intorno alle 9.30. Mi alleno per un paio d’ore fino all’ora di pranzo, solitamente la mattina faccio tecnica di weightlifting, poi un lavoro specifico di strengh conditioning e quindi uno o due workout di condizionamento metabolico. Dopo mangio un boccone e mi riposo per circa 45 minuti, dopo di che faccio un’altro sessione di condizionamento metabolico che può durare per circa 20-30 minuti. Mi rilasso nuovamente per un paio di ore mi occupo del lavoro di amministrazione del box, mi dedico a qualche personal e poi in serata faccio coaching ad alcune classi. Finisco le classi alle 19:30 circa e, se ne sento il bisogno, o vedo che ne ho necessità mi dedico ad alcuni lavori accessori di strengt e condizionamento. Verso le 20.30-21 sono a casa.
Che tipo di dieta segui per compensare questi workout?
CM: In pratica seguo una dieta a Zona con un controllo delle porzioni stil Paleo. Cerco di stare lontano da latticini, ho completamente eliminato i latticini sei settimane fa e di conseguenza mi sono snellito e la mia abilità ginnica è migliorata. Mangio circa 130-150 grammi di proteine ad ogni pasto e mi faccio uno o due shake proteici al giorno a seconda dell’intensità dell’allenamento…uindi come consiglia il crossfit stesso mangio soprattutto carne e verdure, un po’ di frutta e noci. Faccio un solo pasto che non rientra nella mia dieta al termine della stagione, in genere un paio di vaschette intere di gelato un paio di hamburger con delle patatine fritte. Ma tipicamente solo una volta l’anno faccio questo sgarro alla mia dieta.
Hai qualche consiglio per chi che sta cercando di aprire un box Crossfit?
CM: E’ fondamentale lavorare con persone di alto livello, crea un Team di gente qualificata, coach, fisioterapisti, massaggiatori, scegli persone con il quale sei pronto a lavorare a lungo termine e soprattutto metti passione in quello che stai facendo, se lo fai solo per soldi lo stai facendo per la ragione sbagliata e i risultati non arriveranno. Devi essere avere passione e impegnarti ad aiutare le persone, perché alla fine della giornata le persone che entrano dalla porta nel tuo box devono essere sicuri del fatto che il loro benessere e la loro salute è la tua priorità. E compra attrezzature di buona qualità fin dall’inizio, dureranno di più e ci lavorerai meglio