SOUTHERN WARRIORS 2016: LA RISPOSTA DELL’ORGANIZZAZIONE

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Come promesso eccomi qui a pubblicare la risposta dell’organizzazione di gara del Southern Warriors al mio articolo della scorsa settimana. che potete leggere qui: https://www.wodnews.it/southern-warriors-2016-laltra-faccia-delle-medaglia/

La riporto fedelmente e in maniera integrale.

Mi limito solamente a precisare che non sono un giornalista e non pretendo di essere considerato tale, ma pur non essendo presente fisicamente all’evento l’ho seguito integralmente in diretta streaming e ho raccolto per giorni le voci e le testimonianze dei partecipanti, ho analizzato i video e mi sono ben documentato prima di scrivere. Ho citato alcuni casi di esempio non perché mi riguardassero in prima persona, ma semplicemente perchè erano quelli che avevano una corrispondenza oggettiva supportata da qualcosa di tangibile.

Non seguirà nessuna risposta da parte mia, ognuno sarà libero di valutare in autonomia se ritiene soddisfacente o meno la risposta data dall’organizzazione.

ecco qui la risposta del Fondatore del SW Giuseppe Dicarlo:

Ciao amici di Wod news vorrei precisare ai lettori che devono conoscere qualche dettaglio prima che io possa rispondere a tutte le polemiche/critiche scagliate contro il SW.

Prima di tutto   un “giornalista” non essendo presente ad un evento non puo scrivere un articolo solo perché il suo box e il suo coach sono stati coinvolti in prima persona in situazioni di incomprensione.

Detto questo ringrazio WN per i complimenti scritti all’inizio dell’articolo e confermo i feedback positivi arrivati da molti e soprattutto dai partecipanti esteri .

Nell’articolo scrivi la tua esperienza e conoscenza del mondo delle gare CF e sei convinto di conoscere le problematiche di gestione e sponsorizzazioni varie .

Forse non è esattamente così , mi permetto solo di ricordare alcuni momenti storici degli eventi italiani come Italian Throwdown* , nelle ultime 2 edizioni tra cui anche il Team Crash sono stato Head judge in entrambi le competizioni , vissuto in prima persona le problematiche legate ai costi di gestione della gara più importante in Italia e le varie problematiche legate alle sponsorizzazioni finte o fittizie .

I costi di gestione di un palazzetto o di una struttura capace di contenere un certo numero di atleti e di spettatori richiede costi importanti .

L’idea di portare in Italia il vero CF con atleti dei Games è stato spettacolare ,ma non più sostenibile per i costi elevati .

Grazie a questa organizzazione gli atleti hanno goduto del privilegio di gareggiare con atleti come Lucas Parker e altre atlete molto famose tra cui Katrin Davidsdottir vincitrice dei CF Games 2015. Da non dimenticare lo spiacevole furto dello shaker di Parker alla fine del ultimo workout , ma su questo ci ritornerò successivamente perchè al SW016 l’italiano medio si è superato .

Dopo qualche anno di prova l’organizzazione ha deciso di mollare il tutto perché i conti non tornavano.

La mia esperienza di judge non si è fermata in Italia , credo di essere l unico italiano che a sue spese si dedicato alle competizioni Europee tra le più importanti , tra cui competizioni in UK che chi è riuscito ad accedere come atleta sa di cosa sto parlando.

Tutto questo è servito a capire , valutare e programmare una struttura di gara più professionale oltre che spettacolare da vedere con criteri che purtroppo in Italia non si conoscono ancora tra cui il comportamento in gara.

Ho giudicato “Atleti” molto conosciuti che quando prendevano delle No Rep non chiedevano il perché ma ripetevano e basta , a workout concluso una spiegazione veloce una stretta di mano ed una firma sulla scorecard , ah dimenticavo qui c erano 50.000€ di montepremi motivo in più per scaldare gli animi, ma questo non è accaduto.

Nella prima edizione del SW è stato applicato sul serio la valutazione dei video di qualifica , cioè valutando singolarmente ogni video di ogni atleta qualificato in base alla leaderboard .

Per molti non è stato piacevole vedere cambiare il proprio punteggio e quindi si sono scagliati contro la nostra organizzazione.

Il problema più grosso è stato visualizzare dei video poco chiari o con parti mancanti ecc.

L’organizzazione SW si è preoccupata di agevolare l’atleta creando un video tutorial e devo dire che lo cose sono migliorate nell ‘edizione successiva.

Quindi l’interesse del SW è quello di avere atleti meritevoli in gara e coscienziosi del lavoro da svolgere.

CI VUOLE MAGGIOR RISPETTO PER GLI ATLETI

La prima riunione fatta a Novembre 015 con Sinapsi è stata quella di valutare i disagi e le problematiche che gli atleti hanno avuto nell’edizione sw015 .

Se mi parli di rispetto per gli atleti di chiedo di valutare alcuni punti che non sono stati nemmeno menzionati , forse per non conoscenza o perché gli atleti non leggono le mail.

A) un fattore influente sono i costi di alloggio che l’atleta deve supportare per partecipare ad una competizione .Conosciamo il nostro territorio e sappiamo che i costi degli Hotel nel periodo di Luglio sono elevati essendo alta stagione.

Abbiamo inviato una mail a tutti i partecipanti alla finale molto dettagliata con una convenzione, ma pochi hanno usufruito di questa occasione ritrovandosi a pochi giorni dell’evento a dover pagar costi molti più elevati.

B) Servizio transfer dall’areoporto di Bari/Brindisi – Monopoli con un costo di 35€ a persona , mentre se prende un taxi il costo è di 100/120€. Più economico prendere il treno che porta a Bari per poi prenderne uno per Monopoli ma poi arrivati in stazione bisogna chiamare un servizio taxi non sempre attivo, per andare in hotel con un altro costo aggiuntivo.

C) Ma siamo andati oltre a questo ,perché ci siamo preoccupati dell’ atleta anche sul raggiungimento del campo gara , con Bus Gratuiti ad orari appropriati.

D) In nessuna competizione in Europa viene dato un buono pasto per gli atleti e se parliamo di sponsor aggiungo che chi si era proposto di fare questo ci ha abbandonato a meno di 1 mese prima della gara. Fornire 400 pasti non ha costo di una bottiglietta d’acqua.

Attenzione lo scorso anno abbiamo messo a disposizione 3600 bottigliette d’acqua per dissetare tutti ,atleti giudici e volontari, ma come sempre l’Italiano medio compreso molti atleti hanno pensato bene di docciarsi, di portare via fardelli di acqua e lavarsi i piedi di sabbia con l’acqua destinata a dissetare tutti.

Questo spreco non è piaciuto a noi dell’organizzazione , non per il valore economico ma per la modalità con la quale ci si approccia ad una gara, per questo motivo abbiamo deciso di fornire 3 tickets che in nessuna competizione ho visto dare all’atleta.

E) Lo scorso anno il bar del lido era troppo affollato e c erano delle file molto lunghe , quindi l’organizzazione ha deciso di fornire un altra area Food molto piu vicina al campo gara in modo da evitare tutto ciò.

F) Ogni atleta è stato assicurato in maniera nominale con un assicurazione che prevede rimborso cure mediche, come trattamenti di fisioterapia , non solo rimborsi in caso di morte / responsabilità civile , come è noto a molti organizzatori, ma questi sono dettagli che non si valutano , il SW valuta anche questo .

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Da sempre consulente informatico e appassionato praticante di sport. Nuoto a livello agonistico per tutta l'adolescenza, e mi dedico anche all'insegnamento, parallelamente mi dedico anche al Tennis al Calcio e al Body Building, Rugby e Arti Marziali. Incontro nel 2011 il CrossFit e ne sono subito rapito. Nel 2012 corono il sogno di diventare Co-Owner di una centro sportivo, la Golden Dragon Gym a Roma...da li il passo naturale ci porta ad aprire all'interno del nostro centro, CrossFit 753ac uno dei primi box ufficiali affiliati a Roma. In quegli anni maturo l'idea di unire la mia conoscenza informatica alla passione per lo sport ed in particolare il CrossFit. Da questa unione dopo un anno di studio e lavoro nel Luglio 2015 nasce WodNews.it il primo magazine on line in lingua italiana interamente dedicato al CrossFit.