sono un branco eterogeneo, ma i CrossFitters Master sono un gruppo di atleti potenti e con le palle!
A volte non riusciresti a riconoscere un CrossFitter Master solo guardanlo. Noi abbiamo cicatrici visibili, capelli grigi e ginocchia malandate. Noi siamo il ragazzo che ti serve una ciambella al bar o il poliziotto che ti ha appena fatto la multa. Siamo il tuo avvocato divorzista o la tua cognata casalinga madre di 5 bambini, o la tua nonna occhialuta con la sua tuta di velluto rosa. Noi Masters siamo un miscuglio di professionisti con diverse esperienze personalità e responsabilità, ma quando entriamo al Box noi siamo un unica cosa, un gruppo affiatato, ci sopportiamo e incoraggiamo uno con l’altro, in questo sport che di recente sta diventando uno dei più competitivi al mondo.
Non tutti sono stati atleti agonisti in passato, il che rende la cosa ancora più interessante. Alcuni atleti potrebbero non avere alcun background sportivo prima del CrossFit, mentre altri potrebbero essere stati atleti agonisti di alto livello in diversi sport. Non importa. Quando si tratta di fare box jump, burpee, hand stand push up o toes to bar…siamo tutti sulla stessa barca. Perché la competizione è solo contro te stesso, come la trasposizione reale del film “Io, Me e Irene” noi diventiamo due persone, il tuo io quotidiano, di marito, avvocato, segretaria, operaio, artista, ingegnere, scienziato…e il tuo alter ego drogato di CrossFit
Certo siamo gelosi (a volte follemente) dei ventenni con i loro corpi senza inforni, pieni di energia, e con tempi di recupero rapidissimi.
Ma abbiamo qualcosa che loro non hanno. la consapevolezza del proprio corpo.
Noi sappiamo che il successo non si misura in quanti kg possiamo snatchare, ma in come riuscire a fare uno snatch con una tecnica sicura e senza incorrere in infortuni, per continuare a rincorrere i nostri obbiettivi. Noi sappiamo gestire la delusione di mancare un PR perché abbiamo la capacità di capire che siamo troppo stressati o oberati di lavoro, o abbiamo recuperato poco, e sappiamo adattare l’allenamento alle nostre esigienze. C’è sempre la prossima settimana.